mercoledì 12 settembre 2018

BOLOGNA: LA CITTA' PIU'"PORTICATA"AL MONDO!

Bologna è la città dei portici per antonomasia. Nel capoluogo felsineo, i porticati misurano complessivamente più di 38 chilometri, contando solo quelli nel centro storico, che arrivano a 53 km se si aggiungono quelli fuori porta.
Non esiste al mondo una città più porticata di Bologna. Per la loro importanza artistico-culturale, i portici bolognesi sono stati inseriti nel 2006 nella “Tentative List” italiana dei siti candidati a diventare Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Qui troviamo portici da record, a partire da quello di San Luca,che con i suoi 3.796 metri di lunghezza e le sue splendidi 666 arcate è il più lungo del mondo.

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Ma come nascono i nostri famosi portici,che abbiamo solo noi al mondo?
Una prima testimonianza di questo famosissimo patrimonio archittettonico,risale all'anno 1041.
L'Università di Bologna,anche questa famosissima e storica,che poi vi illustrerò,attirava nella nostra città moltissimi studenti e accademici,ma soprattutto il forte incremento della popolazione in città,era dovuto soprattutto all'immigrazione delle campagne vicine al capoluogo.
molto presto dunque,a Bologna ci fu una vera e propria emergenza abitativa,e ci fu "l'esigenza"di inventarsi un nuovo "spazio urbano".I cittadini,decisero così,di aumentare la cubatura delle proprie case,ampliando i piani superioiri costruendo"sporti"in legno sorretti dal prolungamento delle travi portanti del solaio e,nel caso di forti sporgenze,da mensole dette"beccadelli".
Ma nel tempo,gli"sporti"aumentarono di grandezza,e fu necessario costruire colonne di sostegno dal basso,per impedirne il crollo. FU COSI' CHE NACQUERO I PORTICI.

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I bolognesi,compresero da subito,la grande utilità di queste opere di architettura,che offrivano riparo dal sole e dalle intemperie stagionali,consentendo a tutti,cittadini e turisti,di attraversare la città, qualunque fosse la condizione atmosferica.Ma non solo,i portici favorivano anche l'espansione di attività commerciali e artigianali,e rendevano più abitabili i pianterreni isolandoli dalla sporcizia delle strade.
Così nell'anno 1288,il Comune di Bologna,stabilì che tutte le nuove costruzioni,dovessero essere costruite con il portico in muratura,e quelle invece già esistenti che non avevano il "portico",erano tenute ad aggiungerlo.
Tutt'oggi,in città,"sopravvivono"ben otto portici in legno,e tra questi,il celebre esempio è quello di Casa Isolani,in strada maggiore,risalente al XIII secolo,l'elegante Casa Grassi in Via Marsala e a Casa Rampionesi,in Via del Carro.
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Risalgono al Trecento invece: Casa Azzoguidi-Rubini,in Via S.Nicolò,Casa Seracchioli all'inizio di Via S.Stefano,fino all'ex orfanatrofio di Via Beghetto.
Il portico più giovane tra questi fatti in legno,è invece quello di Via Gombruti 17,costruito nel XV secolo.

Bè Amici del gruppo,se qualcuno non lo sapeva...ora sà!....Bologna UNICA nel suo genere e......tutto questo lo abbiamo solo noi!!!

                                                                                Vincenzo Coppola

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